ALLA LUCE DEL SOLE - Mia Farmacia
Cura della persona 19 Giugno 2023

ALLA LUCE DEL SOLE

Consigli per una esposizione senza rischi per la pelle

 

Al mare, in montagna, ma anche per una gita in campagna in agriturismo o passeggiando per le città d’arte: il sole accompagna le giornate estive migliorando l’umore e rendendo più gradevoli le vacanze.

 

Non bisogna però dimenticare che i raggi solari sono responsabili di danni permanenti alla pelle: fotoinvecchiamento, macchie cutanee e lesioni che possono diventare cancerose.

 

Ricordiamo allora che esistono in commercio prodotti con filtri per la protezione dal sole adatti alle esigenze di ciascuno.

 

 

FOTOINVECCHIAMENTO

 

Se da una parte stare al sole fa bene alle ossa e all’umore, dall’altra una scorretta esposizione solare è responsabile del fotoinvecchiamento e di danni alla pelle.

 

I danni causati dai raggi solari sono quelli acuti, come l’eritema solare, le ustioni e la fotosensibilizzazione, mentre quelli a lungo termine sono macchie, rughe ed aumento del rischio di sviluppare tumori cutanei.

 

Con il termine fotoinvecchiamento si indica l’insieme delle alterazioni della struttura del derma, della funzione dell’epidermide, dell’aspetto della pelle a seguito di una esposizione prolungata e scorretta ai raggi ultravioletti del sole.

 

La pelle sottoposta a fotoinvecchiamento perde la sua capacità di supporto e sostegno degli strati superiori.

 

Le radiazioni solari provocano cambiamenti nel Dna delle cellule cutanee causando invecchiamento precoce, macchie cutanee e più raramente tumori della pelle.

 

I raggi solari causano rughe profonde, peggiorano la texture della pelle, sono responsabili delle macchie di iperpigmentazione.

 

La protezione solare non deve, dunque, essere utilizzata soltanto da chi ha la pelle chiara, ma da tutti.

 

Anzi, chi è naturalmente poco soggetto ad arrossamenti, eritema e scottature, tende a utilizzare meno prodotti con filtri di protezione ed esporsi di più, causando maggiori danni alla sua pelle.

 

 

FATTORE DI PROTEZIONE

 

Partendo dalle basi, il primo fattore da conoscere è l’SPF (Sun Protection Factor) è un acronimo inglese che significa Fattore di protezione solare.

 

È un fattore collegato alla capacità della crema di proteggere dai raggi UVB, responsabili delle scottature, dell’eritema solare.

Questi raggi sono quelli in grado di stimolare la produzione di melanina.

 

Più elevato è il fattore SPF, maggiore è il grado di protezione solare.

 

Se ci si espone al sole, gli esperti raccomandano di applicare una protezione che abbia un SPF adatto al proprio fototipo, e almeno fattore 30, ogni 2 ore.

 

È bene ricordare che il sole che fa bene alla pelle, che non la scotta e non la stressa, è quello del mattino fino alle 11 e del pomeriggio dopo le 16.30.

 

Nelle ore centrali è meglio non esporsi alla luce diretta del sole, ma scegliere un luogo ombreggiato.

 

 

CHE FOTOTIPO SEI?

 

Quando ci si reca in farmacia per acquistare un prodotto per la protezione solare della pelle la prima domanda che viene fatta è: «Qual è il suo fototipo?».

 

Il farmacista è il professionista più adatto ad aiutare a rispondere a questa domanda, ma vediamo anche qui, cosa si intende per fototipo: la pelle può essere suddivisa in 7 fototipi diversi, dal più chiaro al più scuro, e a ciascun tipo corrisponde un indice di protezione raccomandato.

 

Fototipo da 0 a 2: sono i fototipi più chiari.

Si scottano molto velocemente, devono esporsi il meno possibile e hanno bisogno di una protezione solare molto alta (SPF 50+). Opportuno anche proteggere la pelle con indumenti, cappello e occhiali da sole.

 

Fototipo 3 e 4: carnagioni olivastre, che si scottano poco o raramente, e che si abbronzano progressivamente.

È raccomandata una protezione alta (SPF 30) con una esposizione graduale, mentre se si espongono saltuariamente è consigliata una protezione alta (SPF 50+).

 

Fototipo 5 e 6: sono i fototipi più scuri, con pelle naturalmente pigmentata, che si scotta molto raramente.

Possono utilizzare una protezione medio-alta (SPF 20-30), esponendosi gradualmente.

 

 

SENSIBILE, MISTA O MATURA?

 

Una volta determinato il proprio fototipo si passa a scegliere la texture a seconda del tipo di pelle, e delle esigenze: per esempio se si fa sport all’aperto e si suda molto servirà una texture più resistente rispetto a chi rimane sul lettino a riposare!

Se si è sempre in acqua serve una protezione waterproof.

 

Per chi non ama la pelle troppo unta, ci sono formulazioni leggere che si assorbono subito.

 

Per quanto riguarda il tipo di pelle, quella con tendenza all’arrossamento o pelle sensibile, la pelle con imperfezioni, o quella con i segni dell’età, sono diverse tra loro.

 

Infine anche la pelle dei bambini ha esigenze specifiche sotto al sole.

 

Per tutti il sole può rappresentare un fattore di pericolo se non si è adeguatamente protetti.

 

In farmacia sono disponibili prodotti testati clinicamente sui diversi tipi di pelle: il consiglio del farmacista è utile per capire quali sono le esigenze specifiche da soddisfare per una esposizione in sicurezza.

 

I solari di nuova generazione hanno formulazioni che non contengono parabeni e allergeni, alcol e profumo, così da esser indicati anche per la pelle sensibile; sono senza coloranti, alcol e derivati del grano, testati per nichel, cromo, cobalto, palladio e mercurio, ipoallergenici e clinicamente testati: quindi sicurezza dermatologica si unisce al rispetto per l’ambiente.

 

 

PROTEGGERE I CAPELLI

 

Anche i capelli e il cuoio capelluto vanno protetti dal sole.

Prima di tutto con un cappello, che costituisce una barriera fisica, poi con i prodotti giusti.

 

Per esempio, esistono solari spray trasparenti che sono ideali per chi ha i capelli radi, o chi facendo la riga ha molta pelle esposta, o, ancora più importante, chi è calvo, e rischia di scottarsi il cuoio capelluto.

 

Vi è poi la protezione dei capelli, che pur essendo costituiti da cellule morte, prive di attività biologica, subiscono i danni dovuti all’esposizione solare, che sono in grado di modificarne l’aspetto e la struttura della cheratina.

 

Il risultato, perciò, è un capello sciupato, sbiadito, schiarito e secco.

 

Inoltre, ai danni del sole spesso si aggiungono quelli dell’acqua salata del mare o del cloro delle piscine.

 

I prodotti per la protezione solare dei capelli, che si trovano in farmacia, sono su base oleosa, o lattiginosa, per garantire idratazione al capello.

 

Sono disponibili formulazioni con olio secco per non appesantire il capello, o più untuose, per capelli più spessi e disidratati.

 

 

FORMULAZIONI RISPETTOSE DEL MARE

 

Alcuni studi scientifici hanno stimato che ogni anno vengono rilasciate dalle 4 alle 6mila tonnellate di creme solari nelle aree delle barriere coralline tropicali e circa 14mila nei mari.

 

Quando questi cosmetici si sciolgono in mare, alcuni ingredienti contenuti nelle formulazioni, distruggono o danneggiano alghe e particelle di corallo.

 

Tanto che le amministrazioni di alcune zone turistiche hanno deciso di vietare l’uso di solari contenenti sostanze nocive per il mare e i suoi abitanti: Palau, arcipelago della Micronesia, a partire dal 2020 e le Hawaii dal 2021.

 

Per evitare di danneggiare l’ambiente marino alcune aziende cosmetiche hanno formulato oli e creme solari ecosostenibili di nuova generazione, denominate ocean friendly e reef friendly che rispettano l’ambiente acquatico, selezionando solo ingredienti facilmente biodegradabili.

 

In particolare le formulazioni non contengono octinoxate e oxybenzone.

 

Inoltre per avere in generale un basso impatto ambientale, viene preferito il packaging con cartone certificato FSC, eliminando il foglietto illustrativo.

 

 

di Federica Pincolini

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