CONOSCERE IL DIABETE - Mia Farmacia
Medicina 15 Novembre 2021

CONOSCERE IL DIABETE

Una patologia cronica che mette a serio rischio la salute

Molti non sanno di averlo, altri sono a rischio o predisposti per familiarità. Il diabete è una patologia cronica che mette a serio rischio la salute, e apre la porta a numerose complicanze.

È bene conoscerne le caratteristiche, per riuscire a intervenire il più presto possibile ed evitare l’aggravarsi della situazione.

Il diabete è in crescente aumento nei Paesi Occidentali, anche a causa di stili di vita scorretti che favoriscono il manifestarsi di questa malattia.

Esistono due differenti forme di diabete: il tipo 1 e il tipo 2.

IL TIPO 2

Si definiscono ‘diabete mellito’, o ‘diabete’, tutte le malattie e condizioni che, se non trattate, portano a un eccesso di zuccheri nel sangue (iperglicemia).

La forma più frequente è il diabete di tipo 2. Si manifesta generalmente dopo i 40 anni, soprattutto in persone sovrappeso od obese.

La sua evoluzione è lenta e priva di sintomi. Gradatamente si perde la capacità di controllare l’equilibrio della glicemia.

È noto anche come “diabete dell’anziano”, “diabete alimentare” o con la sigla DM2 o T2D.

IL TIPO 1

Il diabete di tipo 1 è dovuto invece a una reazione autoimmunitaria che distrugge le cellule del pancreas dove viene prodotta l’insulina. Questa sostanza è necessaria a far entrare il glucosio nelle cellule.

Chi ne soffre deve assumere l’insulina dall’esterno e fare in modo di averne sempre la quantità giusta nel sangue.

Il paziente con diabete deve tenere sempre presente l’effetto che ogni sua scelta può avere sulla concentrazione di glucosio nel sangue.

Per questo motivo è indispensabile misurare spesso la glicemia e, sulla base dei dati: assumere una determinata dose di insulina, fare o non fare esercizio fisico, mangiare o non mangiare sostanze contenenti carboidrati.

Il diabete di tipo 1 insorge più spesso nei primi 30 anni di vita.

CONTROLLO DELLA GLICEMIA IN FARMACIA

La glicemia è la concentrazione di glucosio nel sangue. Il valore normale a digiuno è compreso tra 70 e 100 mg/dl.

Si parla di diabete quando la concentrazione di glucosio nel sangue supera i valori 126 mg/dl.

Nelle farmacie è possibile effettuare il controllo della glicemia.

La misurazione è un’operazione semplice, per la quale occorre solo una piccola goccia di sangue capillare prelevata pungendo il polpastrello.

Attraverso uno strumento che si chiama glucometro viene rilevata la concentrazione di zuccheri nel sangue.

È un esame fondamentale, che dura pochi minuti, per valutare lo stato di salute dell’organismo e per valutare la presenza della malattia.

CAUSE DEL DIABETE DI TIPO 2

  • Obesità
  • Sedentarietà
  • Invecchiamento
  • Dieta ricca di zuccheri semplici
  • Ipertensione
  • Livelli di colesterolo HDL (il cosiddetto “colesterolo buono”) inferiori o uguali a 35 mg/ml
  • Livelli di trigliceridi maggiori o uguali a 250 mg/ml

QUESTIONE DI INSULINA

Il diabete di tipo 1 è la malattia metabolica più diffusa tra bambini e adolescenti, e nel nostro Paese colpisce circa 20.000 giovani.

La causa scatenante del diabete giovanile, come quello dell’età adulta, è la mancanza o scarsità di insulina.
Anche se le cause dell’interruzione della produzione di insulina non sono ancora conosciute, si ritiene che, nel diabete di tipo 1, le cellule beta (quelle che all’interno del pancreas sono deputate alla produzione di insulina) vengano attaccate e progressivamente distrutte dagli anticorpi che l’organismo stesso produce. Questa forma di diabete rientra quindi nella categoria delle malattie autoimmuni.

UNA VITA NORMALE

Attualmente non esiste una cura per guarire, ma un bambino che è affetto dal diabete di tipo 1 può convivere con il disturbo per il resto della vita senza particolari rinunce.

Il diabete infantile non impedisce di condurre un’esistenza normale, andare a scuola, in vacanza e fare sport.

L’importante è attenersi alle regole della cura con insulina, avere un’alimentazione sana e corretta e praticare attività fisica. Il bambino però deve ricevere dalla famiglia e dal diabetologo tutte le istruzioni sul modo corretto di gestire il suo diabete.

COME EVITARE L’IPERGLICEMIA

Secondo l’American Diabetes Association, alcuni cambiamenti nello stile di vita come una sana e corretta alimentazione e una regolare attività fisica possono ridurre di oltre il 50% il pericolo di diabete di tipo 2 in soggetti geneticamente predisposti e quindi ad alto rischio.

Basterebbero infatti 30 minuti per cinque giorni a settimana o 50 minuti per tre sessioni, a patto di non far passare più di due giorni tra un allenamento e l’altro.

Per gli specialisti l’attività più indicata è quella mista, cioè in parte aerobica (camminata a passo veloce, corsetta, bici) e in parte anaerobica (esercizi di potenziamento muscolare).

L’aerobica aiuta a consumare grassi e quindi favorisce il calo di peso, fa bene al cuore e migliora l’apporto di ossigeno

ai muscoli, gli esercizi anaerobici utilizzano prevalentemente il glucosio e aumentano volume e tono dei muscoli.

Entrambe le tipologie di esercizio aumentano l’efficacia dell’insulina e l’insulino-resistenza.

È stato dimostrato che, cambiando il passo nel corso dell’esercizio, la quantità di calorie bruciate aumenta fino al 20%.

È bene ricordare che siamo in presenza di una malattia cronica. Se non si interviene, la concentrazione di zucchero nel sangue tende ad aumentare (iperglicemia). Nel diabete di tipo 2 la capacità di produrre insulina non viene persa immediatamente.

Per tenere sotto controllo questo tipo di diabete è necessario migliorare le abitudini di vita:

combattere la sedentarietà, aumentare l’esercizio fisico, ridurre la quantità di calorie in generale e di grassi animali in particolare.
Se il medico lo ritiene necessario si può aggiungere un trattamento farmacologico. La terapia di ogni forma di diabete punta a riportare il più possibile vicino alla norma i valori glicemici in ogni momento della giornata. Il malato può costantemente misurare la propria glicemia con strumenti facili da usare.

Un controllo rapido permette di evitare l’insorgere di diversi problemi legati al diabete. Intanto i progressi della ricerca fanno sperare in un modo sempre migliore di affrontare questa diffusa patologia.

LE COMPLICANZE

Il diabete, se non viene tenuto correttamente sotto controllo, può essere causa di alcune patologie croniche.

Le complicanze maggiormente diffuse (più frequenti nel caso di diabete di tipo 2) colpiscono alcuni organi: occhio, rene, sistema nervoso e sistema cardiovascolare.

A livello dell’occhio possono insorgere complicazioni che colpiscono la retina. La retinopatia dovuta al diabete è una lesione dei vasi sanguigni situati a livello della retina, e può essere proliferativa e non proliferativa. Chi soffre di diabete deve sottoporsi a controlli periodici dall’oculista.

Una altra complicanza è la nefropatia diabetica, una patologia che colpisce il rene e che impedisce a questo organo di filtrare bene le scorie del metabolismo.

Nei casi più gravi la forma può degenerare in insufficienza renale. La neuropatia da diabete riguarda il sistema nervoso, Si presenta sotto forma di intorpidimento e formicolio degli arti ed è causa di crampi, e in seguito ulcerazioni alla pianta dei piedi. Il disturbo può portare al “piede diabetico”, con lesioni vascolari e nervose.

Nel diabete sono possibili anche complicanze del sistema neurovegetativo, con conseguenze a livello dell’intestino, della vescica e dell’apparato genitale (la disfunzione erettile nell’uomo).

DIABETE GESTAZIONALE

Esiste anche il diabete gestazionale, o gravidico, forma temporanea che può insorgere ii gravidanza.

A partire dal secondo trimestre di gestazione la futura madre non riesce a tenere sotto controllo la glicemia.

Questo tipo di diabete sembra scomparire dopo il parto.

di Alessandra Margreth

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