Una bocca sana - Mia Farmacia
Benessere 26 Maggio 2021

Una bocca sana

Consigli per gestire al meglio Afte, Gengiviti e Mughetto che spesso affliggono le nostre mucose della bocca.

Consigli per gestire al meglio Afte, Gengiviti e Mughetto che spesso affliggono le nostre mucose della bocca.
Un’afta che spunta quando meno ce lo aspettiamo, gengive che sanguinano, un fungo che prolifera su lingua e palato: sono tra i problemi più frequenti che colpiscono la nostra bocca o più specificatamente le mucose orali.
Ecco alcuni consigli per liberarsene in modo efficace e ritrovare quanto prima il benessere.

AFTE

Si tratta di ulcerazioni molto dolorose delle mucose della bocca, di color biancastro e circondate da un alone rosso.
Hanno forma variabile (da piccole a più ampie e profonde) e possono interessare il palato, le pareti interne delle guance, la lingua e/o la base delle gengive.
Anche se il meccanismo che innesca la loro formazione è ancora poco chiaro, l’ipotesi più accreditata è che si manifestino nei periodi di forte stress psicofisico.
Ma vengono chiamati in causa anche altri fattori scatenanti, tra cui squilibri ormonali o intestinali, calo delle difese immunitarie, carenze vitaminiche o minerali, infezioni virali o malattie intestinali (come la celiachia).

Come rimediare alle Afte che affliggono la nostra bocca?
Anche se le afte tendono a guarire spontaneamente nel giro di una o più settimane, per alleviare il dolore sono disponibili in farmacia gel e spray a base di acido ialuronico (eventualmente associati a un blando anestetico) che, una volta applicati sulla parte interessata, aderiscono alla mucosa, creando un film protettivo a effetto barriera che la isola dal contatto con gli agenti esterni irritanti.
In alternativa, il disturbo può essere affrontato con un rimedio naturale come l’aloe vera.

Anche questa pianta è disponibile sotto forma di gel puro che crea sopra la lesione una sorta di pellicola trasparente in grado di proteggerla, riducendo nel contempo dolore e infiammazione.
Per tutta la durata del disturbo è bene tenersi alla larga da alimenti caldi, acidi o piccanti che possono irritare le mucose, ritardando la guarigione.

GENGIVITE

È l’infiammazione del tessuto che riveste il colletto dei denti e forma le arcate dentarie.
La causa principale è l’accumulo di placca (un biofilm batterico) nel bordo gengivale, dovuto soprattutto a una cattiva igiene orale: se la placca non viene rimossa a dovere, a partire dalla regolare pulizia dei denti, alla lunga finisce con l’infiammare le gengive che a seguito di ciò si gonfiano, diventano color rosso acceso (a volte violaceo), doloranti e tendono a sanguinare alla minima pressione.
Ma gengive sempre infiammate possono dipendere anche dalla gravidanza: colpa degli elevati livelli di estrogeni nell’organismo, che rendono le gengive più esposte agli attacchi della placca batterica.
E anche lo stress non è esente da responsabilità: quando è cronico restano alti i livelli di cortisolo, la saliva diventa più acida e si abbassano le difese locali, lasciando campo libero ai batteri che infiammano le gengive.
Attenzione dunque a non trascurare questo problema: il consiglio è di fissare quanto prima una visita dal dentista perché un’infiammazione delle gengive, se non viene curata a dovere, rischia di essere l’anticamera della parodontite (o piorrea), un disturbo che può portare alla perdita di stabilità dei denti fino, nei casi estremi, alla loro caduta.

Come rimediare alla gengivite?
Oltre a sottoporsi a sedute periodiche di igiene dentale per rimuovere i depositi di placca, anche l’uso di collutori ad azione specifica contro la proliferazione dei batteri può essere d’aiuto per ridurre l’infiammazione e facilitare la guarigione.
Da preferire quelli privi di alcol, che non irritano le gengive ed evitano spiacevoli sensazioni di bruciore.
Se ne trovano pure a base di piante antisettiche come menta, timo e finocchio.
Esistono poi dentifrici specifici, come quelli a base di estratti naturali (ad esempio di aloe, echinacea, malva, camomilla) che non solo svolgono un’efficace azione antibatterica e antinfiammatoria, ma hanno altresì un benefico effetto lenitivo in grado di alleviare la sensibilità gengivale.

Anche se in caso di disturbi gengivali c’è la tendenza a ricorrere meno allo spazzolino per il fastidio che può procurare, ciò non significa che bisogna rinunciare all’igiene orale quotidiana.
Lo spazzolino giusto: Un modello con setole morbide e particolarmente sottili consente un’accurata rimozione della placca anche quando le gengive sono infiammate e doloranti.
Per non peggiorare la situazione, è poi importante usarlo nel modo giusto: il movimento corretto parte dal bordo delle gengive verso la sommità del dente e mai al contrario.
Anche il filo interdentale deve essere su misura: il modello ideale è quello a fettuccia espansibile e molto morbida, che scorre meglio senza sfilacciarsi.
Durante la manovra, per pulire alla perfezione anche l’area del dente prossima al margine gengivale senza per questo traumatizzare ulteriormente la parte, è bene curvare il filo, così da fargli disegnare una “c”.

MUGHETTO

Detto anche candidosi orale, è un’infezione che colpisce le mucose della bocca ed è causata da un fungo, la Candida albicans, normalmente presente nel cavo orale ma che può diventare patogeno quando si crea uno squilibrio della flora batterica (per esempio dopo un lungo periodo di terapia antibiotica o un abbassamento improvviso o significativo delle difese immunitarie).
Si riconosce per la comparsa di placche biancastre dalla consistenza simile a latte cagliato sulla lingua, all’interno delle guance e in altre parti del cavo orale che, se rimosse con una garza, rivelano tessuti sottostanti fortemente arrossati e possono essere associate ad altri sintomi fra cui sensazione di bruciore e alterazioni del senso del gusto.
Molto comune in neonati e bambini piccoli, il mughetto può colpire anche gli adulti, in particolare gli anziani o coloro che, per varie ragioni, hanno un sistema immunitario compromesso.

Come porre rimedio al Mughetto?
Nei casi non complicati bastano sciacqui con appositi collutori o con soluzioni alcaline (bicarbonato di sodio, borato di sodio) o acqua ossigenata al 3 per cento.
È possibile utilizzare anche farmaci antimicotici che agiscono direttamente sulle lesioni.
Una soluzione green indicata per il mughetto è il tea tree oil, liquido estratto da una pianta, la melaleuca, e dotato di proprietà antibatteriche, antivirali e antimicotiche.
Diluito in acqua, può essere usato per fare sciacqui della bocca.
Per evitare la proliferazione del fungo, è meglio non mangiare eccessive quantità di alimenti troppo ricchi di zucchero.
Qualora l’infezione dovesse insorgere dopo l’utilizzo di antibiotici, il medico o il farmacista potrebbero consigliare l’assunzione di probiotici per il ripristino della flora batterica alterata.

di Aldo Luca Albertoni

ALTRI ARTICOLI