SUPERARE L’APATIA - Mia Farmacia
Automedicazione 14 Dicembre 2021

SUPERARE L’APATIA

Come ritrovare la motivazione e l’energia per ricominciare

 

In seguito a un periodo stressante, forti frustrazioni, perdita di una persona cara o del lavoro, può sopraggiungere uno stato psicologico noto come apatia, dal greco a-phatos che letteralmente significa “privo di emozioni”.

I principali sintomi consistono in un distacco e disinteresse progressivo dalle persone e dalle cose, vivendo in una sorta di immobilismo in cui coesistono assenza di piacere, desiderio e anche sofferenza.

L’apatia può essere una manifestazione di numerose malattie mentali e in questo caso è opportuno rivolgersi al medico.

Ma quando è solo un episodio e non particolarmente intenso ci si può affidare ad alcuni rimedi naturali.

 

ZAFFERANO

 

Impiegata diffusamente per la preparazione di piatti raffinati, questa nota spezia in persiano si chiama za’faran che letteralmente vuol dire “chioma degli angeli”.

Lo zafferano si ottiene da una pianta erbacea perenne (Crocus sativus L.) originaria del Medio Oriente, ma oggi diffusa in quasi tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo.

Il suo nome deriverebbe dagli stimmi presenti al centro dei fiori che assomigliano per l’appunto a sottili capelli giallo-rossi, raccolti manualmente e posti ad essiccare al sole, prima del loro impiego in ambito alimentare, cosmetico e terapeutico.

Lo zafferano è ricco di principi attivi e in fitoterapia si possono utilizzare gli stimmi in infusione per preparare tisane e gli estratti come le gocce di tintura madre e le capsule e compresse ottenuto con l’estratto secco.

Per quanto riguarda l’apatia, questo rimedio naturale è consigliato per controllare i disturbi dell’umore e nelle condizioni di stress psico-fisico, caratterizzato da nervosismo, affaticamento e astenia.

Un modo semplice per assumerlo consiste nel porre un pizzico di polvere di zafferano in una tazza di acqua calda con un cucchiaino di miele.

Assunto la sera svolge un’efficace azione digestiva e antistress, conciliando inoltre il sonno.

Per uso alimenta re lo zafferano si dimostra innocuo, ma a dosi elevate può essere nocivo per la salute.

Meglio quindi chiedere preventivamente al proprio farmacista la posologia più adatta al proprio caso specifico.

 

RODIOLA

 

Nota anche come “radice d’oro” la rodiola (Rhodiola rosea) è una piccola pianta erbacea originaria delle zone fredde di Asia e Russia.

Conosciuta e apprezzata già dagli imperatori cinesi, diversi secoli fa, per le molteplici proprietà medicamentose, capaci di migliorare la salute e la longevità, oggi è consigliata soprattutto per combattere la stanchezza mentale e fisica.

La rodiola appartiene alla classe delle piante dotate di attività adattogena, ovvero volte a migliorare la resistenza fisica e mentale nei confronti di condizioni ambientali sfavorevoli e di situazioni di stress psico-fisico.

La rodiola aiuta, inoltre, a controllare l’astenia e l’ansia aumentando, in modo indiretto, la concentrazione ematica di serotonina, la molecola endogena che regola il tono dell’umore.

Indicata, pertanto, per adulti e anziani che in alcune situazioni e periodi dell’anno manifestano una tendenza all’astenia, alla stanchezza e all’apatia, della rodiola, in fitoterapia, si adoperano gli estratti ottenuti dalle sue radici che per un effetto ottimale dovrebbero essere assunti a cicli di 2-3 mesi, intervallati da una ventina di giorni di sospensione.

Qualora dovessero verificarsi vertigini, secchezza della bocca e mal di testa è bene sospenderne l’assunzione.

 

LE ESSENZE FLOREALI

 

Anche i fiori di Bach possono essere utili in presenza di disinteresse verso le circostanze presenti.

A tal proposito il fiore ideale è Wild Rose, indicato per coloro che si rassegnano e non hanno alcuna intenzione di reagire alle avversioni della vita.

I tipici sintomi del soggetto che manifesta questa tendenza sono lentezza dei processi mentali, monotonia, indolenza, tendenza a isolarsi, passività, abulia.

Per coloro che soffrono di apatia dovuta ad amarezze, dispiaceri, delusioni si consiglia l’assunzione di 4 gocce di Wild Rose per 4 volte al giorno preferibilmente al risveglio, prima di coricarsi e in due momenti nell’arco della giornata.

Le gocce devono essere assunte sotto la lingua e successivamente deglutite.

 

ANNUSA CHE TI PASSA

 

In associazione ai rimedi fitoterapici e alla floriterapia un utile aiuto per combattere l’apatia proviene dall’aromaterapia, che consiste nell’utilizzo degli oli essenziali ottenuti dalle piante, per distillazione in corrente di vapore.

La loro caratteristica principale è che volatilizzano facilmente a temperatura ambiente e stimolano l’olfatto, producendo un generale benessere psico-fisico.

Già nell’antichità era, infatti, nota la capacità dei profumi di influenzare le emozioni e gli stati mentali.

Non tutti gli oli essenziali sono però uguali e ognuno di essi svolge una funzione specifica.

In presenza di sintomi legati all’apatia si rendono utili le essenze con nota agrumata, come il limone e l’arancio, volti a riattivare l’energia, la lavanda in presenza di malinconia, tendenza alla depressione, disturbi del sonno, stress e angosce, il gelsomino per allontanare il pessimismo.

Per il loro impiego si consiglia di utilizzare gli appositi diffusori per ambienti.

Un paio di gocce di olio essenziale sono solitamente sufficienti per profumare una stanza di medie dimensioni.

Si ricorda che è sconsigliata la diffusione delle essenze per oltre 15 minuti consecutivi.

Piuttosto effettuare 2-3 diffusioni al giorno con essenze diverse volta per volta.

di Barbara Ricciardi, farmacista

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