UN BEL SORRISO - Mia Farmacia
Automedicazione 07 Febbraio 2023

UN BEL SORRISO

La salute inizia con una quotidiana igiene orale

Afte, gengiviti, piorrea, alitosi sono tra i disturbi che con maggiore frequenza colpiscono la bocca.

Per evitare che da adulti i denti cadano a causa della parodontite, che le gengive sanguinino e che l’alitosi ci rovini i rapporti sociali, la strategia migliore consiste indubbiamente nella prevenzione.

Ogni giorno non dimentichiamoci, pertanto, di eseguire una corretta igiene orale.

Poche e semplici regole possono bastare, come utilizzare spazzolino e dentifricio dopo ogni pasto, per almeno due minuti consecutivi, usare il filo interdentale o lo scovolino, immergendolo preventivamente nel collutorio o nel dentifricio, effettuare sciacqui e gargarismi con il collutorio a base di agenti disinfettanti o di oli essenziali, trattenendolo a lungo in bocca, affinché i batteri presenti nel cavo orale siano rimossi.

Se, nonostante una corretta igiene orale, capita di imbattersi comunque in una patologia a carico della mucosa orale o delle gengive, non serve disperarsi, ma impiegare alcuni rimedi e seguire specifici accorgimenti, per tornare rapidamente a sorridere.

LE GENGIVE SANGUINANTI – GENGIVITE E PARODONTITE

Si stima che la malattia paradontale affligga oggi circa il 70% della popolazione mondiale.

Le sue cause principali consistono nella stratificazione di placca batterica sulla superficie dentale con conseguente infiammazione delle gengive.

Se la placca non viene rimossa e l’accumulo persiste può sopraggiungere un deterioramento dell’osso sostenente il dente che, alla lunga, può anche cadere.

La malattia parodontale si divide in gengivite, una forma più lieve che causa arrossamento, gonfiore e sanguinamento delle gengive, e in parodontite, nota anche come “piorrea”, che può portare alla perdita dei denti.

Cosa Fare in caso di gengive infiammate?

Alcune strategie pratiche da adottare:

  • Preferire uno spazzolino a setole morbide che riduce il rischio di irritare ulteriormente le gengive. Spesso l’eccessiva pressione durante lo spazzolamento può lesionare le nostre gengive. Lo spazzolino morbido può ridurre questo pericolo.;
  • Per evitare la comparsa della parodontite è necessario effettuare una regolare e accurata igiene orale che preveda l’utilizzo dello spazzolino e del filo interdentale o dello scovolino, per rimuovere la placca che si accumula sui denti e tra i suoi spazi. A completamento della procedura si consiglia l’impiego di un collutorio a base di agenti disinfettanti o di oli essenziali, volti a contrastare la proliferazione batterica;
  • Massaggiare le gengive con i polpastrelli aiuta molto ad alleviare i sintomi della gengivite. Ovviamente dopo una corretta detersione delle mani;
  • Eliminare il consumo di sostanze irritanti come fumo e alcol.

Indispensabili, inoltre, si dimostrano i controlli odontoiatrici e l’ablazione del tartaro a scadenza almeno annuale.

Per ultimo, ma non meno importante, l’astensione dal fumo che rappresenta una delle cause più frequenti della comparsa di patologia gengivale e piorrea.

RATANIA, MIRRA E VITAMINA C

Per quanto riguarda la terapia della gengivite, in primo luogo è necessario controllare l’infiammazione, il dolore e il sanguinamento con prodotti specifici, anche di origine naturale.

A tal proposito un ottimo alleato delle mucose orali si dimostra la ratania, pianta di origine sudamericana, nota alle popolazioni indigene per la sua capacità di rinsaldare i denti nell’alveolo.

Oggi se ne apprezzano soprattutto le proprietà igienizzanti e terapeutiche in caso di stomatiti, gengiviti e infiammazioni gengivali.

La ratania rientra nella formulazione di dentifrici collutori e paste gengivali da sola o in associazione ad altri estratti vegetali, come per esempio la mirra, una oleoresina gommosa dalle proprietà astringenti, antiflogistiche e antidolorifiche.

I tannini contenuti nella ratania sono i principali responsabili dell’azione benefica sul cavo orale, grazie alla loro capacità di contenere l’infiammazione, di diminuire le secrezioni mucose e di favorire la coagulazione del sangue, creando un ambiente favorevole alla guarigione.

Per combattere il sanguinamento si dimostra inoltre utile l’assunzione di vitamina C, alla dose di un grammo al giorno negli adulti, per una quindicina di giorni consecutivi.

UN ODORE POCO GRADEVOLE – L’ALITOSI

Nascondere la bocca con una mano mentre si parla è il comportamento spesso adottato da coloro che soffrono di un disturbo molto fastidioso.

Si tratta dell’alitosi ossia dell’emissione di odori sgradevoli dalla bocca.

Questo disturbo può essere di origine strettamente orale o può rappresentare la conseguenza di patologie sistemiche, come diabete, insufficienza renale cronica, epatopatie, malattie polmonari o delle alte vie respiratorie, quali riniti e sinusiti.

Anche alcuni alimenti, come aglio, cipolle, porri e alcolici, possono dare luogo a transitorie alterazioni sgradevoli dell’alito.

Masticare caramelle o chewing gum alla menta e utilizzare spray orali formulati con agenti deodoranti, sebbene consenta di attenuare momentaneamente il problema, mascherando gli odori sgradevoli, non è un modo ottimale per eradicare l’alitosi.
Riconducibile al metabolismo putrefattivo batterico locale, il cattivo odore è dovuto alla produzione di composti solforati che volatilizzano rapidamente.

L’area del cavo orale maggiormente coinvolta risulta, inoltre, essere il dorso della lingua, dove si depositano i residui alimentari, i detriti cellulari e i microrganismi, che danno origine ai composti maleodoranti.

Da ciò si deduce che una corretta igiene orale, che comporti anche una rimozione meccanica delle sostanze depositate sulla lingua, rappresenti la modalità migliore per combattere l’alitosi.

COME PULIRE LA LINGUA

Si può ricorrere efficacemente al raschietto pulisci lingua, disponibile in plastica o in metallo, che passato sulla superficie della lingua con un movimento deciso dalla sua parte posteriore a quella anteriore, per circa 5-6 volte, consente di rimuovere lo strato di mucosa su cui risiedono i batteri.

Tale operazione può essere agevolata, ponendo un po’ di dentifricio sulla parte arrotondata del raschietto.

Un’altra procedura consiste nell’effettuare alla fine delle manovre di igiene orale un gargarismo con del collutorio a base di agenti antimicrobici, come clorexidina, triclosan, cetilpiridinio.

In alternativa si può ricorrere a una soluzione realizzata aggiungendo, a un bicchiere d’acqua, 3 gocce di olio essenziale di Melaleuca alternifolia (tea tree oil), noto per le sue spiccate proprietà antisettiche.

Il gargarismo è in grado di veicolare l’antisettico nella parte posteriore del dorso della lingua e della gola, dove risiedono i microrganismi responsabili della produzione delle sostanze maleodoranti.

UN FASTIDIO LOCALIZZATO – LE AFTE

Sono terribilmente dolorose, specie se entrano in contatto con il cibo, ma non rappresentano un pericolo per la salute e guariscono in genere da sole in 2-3 settimane.

Si tratta delle afte, vesciche di dimensioni pari a un centimetro circa di diametro che si formano nel cavo orale a livello di palato, gengive, lingua o interno guance.

Le cause di queste lesioni sono diverse e le principali consistono in carenze di vitamine del gruppo B, di ferro e di folati oppure nella presenza di patologie sistemiche, come celiachia, morbo di Crohn, insufficienza renale e colite ulcerosa.

Anche i traumatismi locali, come morsi accidentali e piccole lesioni, causate da protesi e apparecchi ortodontici, giocano un ruolo importante nell’insorgenza della patologia.

Il trattamento delle afte consiste principalmente nell’utilizzo di prodotti per uso topico, volti ad alleviare la sintomatologia infiammatoria e dolorosa e a favorire la cicatrizzazione oltre che ad una corretta igiene orale.

Il rimedio per eccellenza, a tale scopo, è rappresentato dall’Aloe vera o meglio dal gel di aloe che, stratificandosi sulla mucosa orale, forma una sorta di barriera che favorisce la cicatrizzazione e riduce il dolore, impedendo il contatto con la saliva e altri agenti irritanti.

A livello sistemico si può, infine, agire assumendo un complesso di vitamine B, per sopperire alle carenze alimentari, oppure un estratto naturale di echinacea e della vitamina C, per stimolare le difese immunitarie dell’organismo.

di Barbara Ricciardi, farmacista

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